domenica 28 giugno 2009

Due passi in val Chisone...


Fatti due passi in Val Chisone, per potersi fare una allegra mangiata di polenta al rifugio Selleries... ottime, con misto di condimenti ai formaggi, salsiccia e pomodoro, camoscio... buono!

martedì 6 maggio 2008

Tour del Marguareis (fine del letargo...)

E' arrivata una nuova mail del G.C.E.M.A... che ci si debba davvero svegliare?

Marmoooooooootte sveglia!!!!
Il letargo sta per finire......

E' ora di pensare all'annuale cimento pedestre, fieri della nostra tradizione di anziani escursionisti impavidi.

L'ipotesi di percorso, già condiviso con Stellina, è il Tour del Marguareis.
Percorso che può essere allungato o ridotto a piacimento... (vedi allegati)

Il periodo potrebbe essere quello del we del 9/10 agosto prendendo di ferie il venerdì e/o il lunedì.

Nicola che ne dici, sei disponibile per quel periodo ?

Fatemi sapere le vostre impressioni/considerazioni/obiezioni/veti/divieti/varie ed eventuali.....

Cerea ne'...

lunedì 30 luglio 2007

Monviso: è sempre lui!


...sempre indifferente ai mortali che sono appena passati di lì!

Monviso: arrivo a Pian del Re


La macchina c'è ancora? Sembra di sì! (dopo aver pagato il parcheggio ci mancherebbe!)

Monviso: passaggio per il pertùs (il Buco del Viso)

Perigliosa discesa dalla parte francese (oltretutto spirava un vento gelido da quel buco), mentre dal lato italiano si allarga ed è agevole (non dimenticate le torce!)

Monviso: 3° giorno, 30 luglio 2007

Paolo nella sua mail diceva:

3° giorno: dal rif. Vallanta a Pian del Re per il p.so di Vallanta e il p.so delle Traversette h. 5.30 (penso di passare dal Buco del Viso invece che dal colle delle Traversette, portatevi la TORCIA !!!!!). Nella discesa finale vorrei fare la variante che passa dal Sentiero del Postino per poi scendere al Pian del Re o eventualmente allungare passando per il rifugio Giacoletti (www.giacoletti.it). E' un pò più interessante del percorso classico di discesa....

Siamo partiti dal rifugio Vallanta verso le 8.40.

Il Buco del Viso dal versante francese era quasi totalmente coperto da una frana di rocce, si riusciva a passare con una certa difficoltà (soprattutto per Stelli, che cade facilmente in preda al panico!): bisogna infilarsi da un buco stretto, con un griglia metallica che si impiglia più che aiutare, con una corrente forte e gelida che esce da dentro la montagna, e passarsi gli zaini. Ovviamente sono obbligatorie le torce elettriche. Quasi subito poi il passaggio risulta comodo e largo da passare, e si apre sulla vista sulla valle.
Subito sotto il buco, dal lato italiano, l'immancabile caserma (inagibile), e sul sentiero fili spinati arrugginiti, resti di conflitti e rivalità che ora non hanno più alcun significato.

Per quel che riguarda il Sentiero del Postino, Paolo ci ha teso un tranello! Non ci aveva detto che trattavasi di sentiero di una certa difficoltà, per Stellina che si impanica facilmente (l'ho già detto?) e io che soffro di vertigini..
Niente di impraticabile - ci sono anche le corde - però bisogna procedere con prudenza. Io scelgo di passare avanti, per non amplificare l'effetto di due fifoni messi vicino, e procedo impacciato, poi il tratto peggiore passa e si scende tranquillamente (ma questo postino che cavolo di strada si faceva ogni giorno?).
Il giorno dopo scoprirò che su un sito si vedono foto di bambini che passano ridendo da quel sentiero, e io mi vergogno un po'...

Siamo arrivati alle 17.20 a Pian del Re, stanchi (nemmeno troppo) ma soddisfatti. Purtroppo si torna alla civiltà! (e al caldo)

Arrivati a Torino andrò al pronto soccorso, a farmi l'antitetanica (non si sa mai!).

domenica 29 luglio 2007

Monviso: rifugio Vallanta



NOTA: le cose scritte in questa pagina si riferiscono a una visita di parecchio tempo fa, quindi prego il lettore di tenere in considerazione che le cose possono essere cambiate assai nel tempo (non sono più tornato). Rimango dell'idea che sia giusto criticare un servizio non adeguato, ma sarebbe ingiusto mantenere un pregiudizio dopo tanto tempo. Se avete informazioni e commenti sono sempre bene accetti.


Contento chi lo pianta! Non si può dire che siamo rimasti soddisfatti del servizio.. (servizio???)

Sarà che è abbastanza grosso, sarà che clienti ne han sempre, ma pur avendo una bella struttura nessuno di noi è rimasto soddisfatto del servizio (che non è gratis).

Intanto la doccia si paga, ben 4 euro a gettone, e nonostante avessi chiesto in proposito al gestore, non mi ha avvertito della microdose di acqua che scende. Oltretutto nella doccia non esiste un rubinetto di acqua gratis, neppure fredda: così rimasto insaponato ho dovuto usare un altro gettone. 8 euro per una doccia scarsa, credo che nemmeno all'Hilton sia così cara! La prossima volta esco nudo e vado ad asciugarmi sugli abiti del gestore!

Poi la cena: il G.C.E.M.A., ha chiesto gli ingredienti di un piatto, non mangiando certi cibi, e gli sono stati detti degli ingredienti sbagliati!
La cena (abbondante, c'è da dire) veniva servita, ma dopo la prima caraffa l'acqua si doveva andare a prendersela da soli.. niente di insopportabile, per carità, ma se alcuni disagi in rifugio ci si aspetta di affrontarli, alcuni non si giustificano con le difficoltà di rifornimento ecc.
Alla richiesta di Stellina di dove si poteva appendere gli abiti, quello che credo fosse il gestore ha detto che poteva appoggiarli sulle pietre, che ne avrebbe preso l'odore (forse si credeva spiritoso).
La notte si è dormito in camerata, e ad un certo punto c'è stato qualcuno che ha fatto parecchio rumore, per fortuna è finito subito.
Insomma, tanti piccoli fastidi che però disturbano assai e ci fan desiderare di essere al più presto lontani da lì..

Pernottamento, cena e colazione si è pagato (se ricordo bene) sui 40 euro a capa.
Non siamo riusciti ad avere campo per il cellulare nell'area del rifugio (si vive benissimo anche senza!).